16° Reparto/ Stormo I. T.: CENNI STORICI
Le origini del 16° Reparto IT, poi 16° Stormo, sono atipiche rispetto a quelle delle due paritetiche articolazioni, 7° e 17°. Se si percorre a ritroso la sua storia, si nota che questi fu costituito nell’ambito dell’allora 1^ Aerobrigata per trasformazione del 6° Gruppo IT, erede del 6° gruppo del 1° Stormo C.O.T. Ecco spiegato come le origini storiche di quello che sarà il 16° Stormo della 1^ Brigata Aerea, tradizionalmente si rifanno al VI Gruppo del 1° Stormo Aeroplani da Caccia e non al XVI Gruppo Aeroplani operante nella 1^ Guerra mondiale né tantomeno al posteriore 16° Stormo Bombardamento Terrestre che partecipò alla 2^ Guerra mondiale.
1. La tradizione storica
Il VI Gruppo Aeroplani da Ricognizione
Le prime notizie di un reparto aereo con il numero distintivo " sei" risalgono al VI Gruppo Aeroplani da Ricognizione per l'Artiglieria del Corpo Aeronautico Militare del Regio Esercito, costituito sul campo d’aviazione di Oleis in Friuli il 29 aprile 1916. Il Gruppo, composto inizialmente dalle Squadriglie d’Artiglieria 45^ su aerei Caudron e 47^ su Farman e dall'agosto anche dalla 41^ su aerei Caudron, fu posto alle dipendenze dirette del Comando della 2^ Armata con compiti di ricognizione a favore del tiro dell’artiglieria. Nel gennaio del 1917 la 47^ Squadriglia fu inviata in Macedonia a Salonicco per svolgere attività di ricognizione a favore dell'artiglieria colà schierata. A seguito del riordino dei reparti aerei avvenuto nella primavera del 1917, il Gruppo fu posto alle dipendenze del Comando di Aeronautica della 2^ Armata. Le sue Squadriglie da ricognizione – 24^, 29^, 45^ e la II Sezione della 113^ – erano schierate a Cavazzano Carnico, Oleis e Campoformido. In previsione dell’undicesima battaglia dell’Isonzo, che porterà le nostre truppe sulla Bainsizza, il Gruppo fu rinforzato con altre quattro Squadriglie da ricognizione e tre da caccia. Le Squadriglie da Caccia furono riunite in data 10 agosto nel Sottogruppo Aeroplani da Caccia, costituito in seno al VI Gruppo, che risultò cosi composto:76^ ed 81^ Squadriglia, provenienti dal II Gruppo, e 78^, proveniente dal IX Gruppo, schierate sul campo di Borgnano con aerei Nieuport, H.D. e Spad, e 3^ Sezione dell'83^ con base sul campo di Cavazzo Carnico.
Il VI Gruppo Aeroplani da Caccia
Dopo i drammatici fatti di Caporetto, il Sottogruppo Aeroplani da Caccia, persa la 3^ Sezione dell'83^, dal Friuli si ritirò oltre il Piave e si schierò sull'aeroporto di Istrana, trasformandosi in data 10 novembre 1917 in VI Gruppo Aeroplani da Caccia alle dipendenze del Comando di Aeronautica della 4^ Armata. Le tre squadriglie ad Istrana furono dotate di aerei Nieuport ed Hanriot. Il Gruppo operò da subito con gran valore nella battaglia d'arresto del Piave con azioni aeree portate sia contro le truppe sia contro i velivoli nemici. In quel periodo i suoi piloti scrissero una gloriosa pagina di storia nel cielo di Fossalunga di Istrana dove, il 26 dicembre 1917, riuscirono ad abbattere, dopo un estenuante duello aereo senza perdite, nove aeroplani nemici più altri due abbattuti da aviatori inglesi che parteciparono all'azione. Per la bravura ed il coraggio dimostrati, il Gruppo fu decorato con Medaglia di Bronzo al V.M., l'unica onorificenza concessa ad un Gruppo di Aeroplani durante il primo conflitto mondiale. Ne riportiamo la motivazione:
Durante un'incursione aerea nemica in cui ben trenta velivoli avversari bombardavano e mitragliavano il campo d'aviazione del VI Gruppo, tutti i piloti presenti, non scossi dalle prime perdite si levarono in volo e, con contrattacco fulmineo ed irresistibile, abbattevano ben undici apparecchi nemici costringendo gli altri a precipitosa fuga. (VI Gruppo Aeroplani Caccia - Squadriglie 81-78-76 - Cielo di Fossalunga, 26 dicembre 1917 - Brev. n° 58528 del 5-6-1920)
In seguito del riassestamento dei reparti aerei del 26 marzo 1918, il reparto fu rinominato VI Gruppo Squadriglie da Caccia con sede a Rossano e risultò composto della 76^ Squadriglia con velivoli Hanriot e della 81^ Squadriglia con velivoli Nieuport, entrambe dislocate ai piedi del Grappa in località Casoni di Mussolente. Il 15 giugno la 76^ Squadriglia lasciò temporaneamente il Gruppo per transitare nella "Massa da Caccia" e l'81^ rimase sola a compiere la difesa aerea a favore della 4^ Armata "del Grappa". Alla data dell'armistizio, 4 novembre 1918, il Gruppo era sempre alle dipendenze della 4^ Armata con la 76^ ed 81^ Squadriglia;nell'aprile successivo furono assegnate la 91^ e la 79^ Squadriglia. Nell'anno 1918 il Magg. Stefano Calori, Comandante del Gruppo, fu altresì insignito di Medaglia di Bronzo al V.M..
Secondo alcune fonti bibliografiche, il VI Gruppo Aeroplani adottò per distintivo uno scudo sannitico tripartito tricolore, verde bianco rosso, caricato nella banda bianca da un bastone di comando con aquila, successivamente i suoi elementi araldici verranno parzialmente ripresi dal distintivo del 16° Stormo I.T.
Il VI Gruppo Caccia
Dopo la smobilitazione post-bellica, nel luglio del 1921 fu di nuovo costituito ad Aviano il VI Gruppo Aeroplani da Caccia al quale furono successivamente assegnate tre Squadriglie: la 76^, la 79^ e l'81^ con velivoli Hanriot e Spad residuati bellici. Il 7 maggio 1923, all'indomani della costituzione della Regia Aeronautica, il VI Gruppo andò a formare il 1° Stormo Caccia. Nel novembre del 1923 assunse alle proprie dipendenze anche la 72^ Squadriglia. Nel maggio del 1924 il Gruppo fu trasferito a Lonate Pozzolo dove, armato con velivoli Nieuport 29, completò la propria costituzione con la 73^ e la 70^ Squadriglia, quest'ultima di stanza a Ciampino. Prima della fine dell'anno perse la 72^, la 76^ e la 70^ Squadriglia, rimanendo con la 73^, 79^ ed 81^. Nel dicembre del 1925 assunse alle proprie dipendenze l'88^ ricevendo nel '26 il velivolo CR.1, capostipite di una serie di velivoli FIAT quali il CR.20 nel '28, il CR "Asso" nel '31, il CR.30 nel '33 e il CR.32 nel '35. Il 15 gennaio 1927 il Gruppo ora composto dalle Squadriglie 73^, 79^, 81^ ed 88^, ritornò a Campoformido al seguito dello Stormo d’appartenenza; la 73^ Squadriglia fu posta in posizione quadro per poi essere disciolta nel 1928. I piloti ed i velivoli del Gruppo negli anni successivi contribuirono ad accrescere la fama del 1° Stormo come fucina della Caccia italiana, per l’elevato livello d’addestramento raggiunto nel volo acrobatico da solista e in formazione. Terminato il “ciclo acrobatico”, il Gruppo dal 10 ottobre 1935 al 5 maggio 1936 si schierò nell’aeroporto di Catania in conseguenza ai risvolti politici della guerra d’Etiopia.
Transitato nel novembre 1939 sugli aerei Macchi C.200, il VI Gruppo, divenuto 6° Gruppo Caccia Terrestre Autonomo, affrontò le fasi iniziali della 2^ Guerra mondiale dagli aeroporti siciliani di Catania e Comiso con la 79^, 81^, 88^ Squadriglia CT e la 30° Squadriglia Osservazione Aerea. Rientrato a far parte del 1° Stormo il 25 luglio 1940, il Gruppo fino al giugno 1941 fu impiegato nel ciclo d’operazioni contro Malta e nel Mediterraneo contribuendo con le sue eroiche azioni al conferimento della Medaglia d’Argento al Valore Militare al 1° Stormo. Transitato su Macchi C.202, dal novembre 1941 al giugno 1942 si schierò in Africa Settentrionale seguendo l’evoluzione del fronte con continui spostamenti nei campi di volo africani. In questo secondo ciclo di guerra effettuò missioni di ricognizione, caccia libera, scorta bombardieri e crociere di protezione a convogli sulla via Balbia e sul deserto libico. Fu durante una di queste missioni, il 17 dicembre 1941, che cadde eroicamente il suo Comandante, Il Ten. Col. Vezio Mezzetti, a cui fu conferita la Medaglia d'Oro al Valore Militare e alla memoria del quale verrà intitolata la futura 1^ Aerobrigata. L'Ufficiale, già distintosi nei cieli di Malta e del Mediterraneo, fu abbattuto nel corso di un grande attacco portato contro una grossa formazione nemica, contro la quale si era lanciato primo davanti ai suoi piloti, come era nel suo stile di comandante.
Rientrato a Campoformido per un breve periodo di riorganizzazione subito dopo l'offensiva che portò alla presa di Tobruk, le sue Squadriglie furono impegnate nel frattempo per la difesa delle città dell’Italia settentrionale schierandosi con la 79^ squadriglia a Venegono, con l'81^ ad Albenga e con la 88^ a Caselle. Dopo essere stato distaccato temporaneamente a Ciampino e in Sardegna alle dipendenze del Comando Caccia di quell’Isola, il Gruppo si riunì al 1° Stormo raggiungendolo nei campi di volo siciliani. Dal dicembre 1942 operò dall'isola di Pantelleria con compiti di intercettazione delle formazioni anglo-americane, scorta ai convogli diretti in Tunisia e alle nostre formazioni aerosiluranti. A seguito dello sbarco alleato in Africa Settentrionale, nel gennaio 1943 il Gruppo con la 79^ ed 81^ Squadriglia - l'88^ rimase a Pantelleria - fu inviato in Tunisia, prima a Sfax e successivamente ad Archichina fin quando, resasi necessaria l’evacuazione della Tunisia, fu richiamato nell’aprile del 1943 in Sicilia per ricongiungersi di nuovo con il 1° Stormo. Dopo un breve ciclo di operazioni per contrastare lo sbarco alleato nell’Isola, condotte da vari campi d'aviazione con il Macchi C.205 da poco acquisiti, alla fine del mese di giugno il personale superstite, rimasto senza più aeroplani efficienti,fu richiamato a Ronchi dei Legionari ed Osoppo, estremamente provato per i continui cicli di operazioni a cui aveva partecipato con abnegazione e senso del dovere. Il Gruppo fu considerato disciolto all'8 settembre 1943 a seguito dei tragici avvenimenti che seguirono l'armistizio. I suoi piloti e specialisti decisero in libertà di coscienza di rimanere al Nord o trasferirsi al Sud, con la serena consapevolezza di aver compiuto fino in fondo il proprio dovere di soldati.
Trascorsi i primi anni del dopoguerra, il 27 agosto 1951, il 6° gruppo riebbe i suoi natali quale "Gruppo Intercettori" in seno al 4° Stormo e con alle dipendenze la 79^ e 81^ Squadriglia dotate di velivoli a reazione DH-100 "Vampire" ,il 1° settembre 1952 il Gruppo fu trasferito al 6° Stormo nell'ambito del quale assunse il numero distintivo di 154°. Il 6 giugno venne di nuovo ricostituito nell'ottobre del 1955, come unità Caccia Ogni Tempo (COT) in seno alla 51^ Aerobrigata di Istrana, il 2 novembre 1955 ricevette i primi due F-86K. Le prime squadriglie poste alle sue dipendenze furono le storiche 79^ ed 81^. Il 1° maggio 1956 passò alle dipendenze del ricostituito 1° Stormo COT della 51^ Aerobrigata, incorporando in seguito anche la 64^ e 65^ Squadriglia. Le derive dei suoi F-86K furono le prime dalla fine dellaguerra ad innalzare nuovamente l'Arciere con il motto "Incocca tende scaglia". Il 1° maggio 1959 il 6° Gruppo COT fu disciolto unitamente al 1° Stormo COT.
2. Il ruolo “Intercettore Teleguidato”
La nascita del 6° Gruppo I.T.
L’introduzione nell’Aeronautica Militare del nuovo sistema missilistico superficie-aria Nike comportò la nascita di una nuova specialità di reparti operativi per la difesa aerea, gli “Intercettori Teleguidati” (IT) inquadrati nella 1^ Aerobrigata IT, composta inizialmente da tre Gruppi e dodici Squadriglie. Nella fase transitoria di consolidamento della struttura ordinativa della costituenda 1^ Aerobrigata, il 1° marzo 1959 con sede nell’aeroporto di Campoformido fu costituito il 1° Gruppo IT, con alle dipendenze quattro Squadriglie IT numerate da uno a quattro (1^ destinata inizialmente a Ceggia, 2^ destinata inizialmente a Ca’ Tron, 3^ destinata a Cordovado e 4^ destinata a Monte Pizzoc, tutte dislocate provvisoriamente a Campoformido). Il Gruppo inizialmente mantenne la numerazione provvisoria ereditata dal primo dei tre NATO Package Battalion formato l’anno prima a Fort Bliss in Texas. A seguito della soppressione del 1° Stormo COT, il 1° maggio 1959 assunse il numero ordinativo di 6° Gruppo IT, con alle dipendenze le quattro precedenti Squadriglie a cui fu aggiunta la 64^ proveniente dall’ex 2° Gruppo, di futura destinazione a Monte Grappa ma già con sede provvisoria a Campoformido. A seguito della progressiva attivazione dei siti operativi e del trasferimento in essi delle Squadriglie, il 2 ottobre 1962 la sede del Comando del Gruppo fu trasferita sull'Aeroporto di Treviso S. Angelo, in posizione geograficamente più centrale allo schieramento che si andava delineando.
In continuità della tradizione di impegno ed onore che non era mai venuta meno in tutti gli anni di vita del 6° Gruppo, nella campagna lanci reali del 1962, avvenuta presso il poligono americano di MC Gregor inserito nel complesso di Fort Bliss, il primo premio per Squadriglia Nike, messo in palio dal Comando delle Forze del Sud Europa, fu vinto dalla 1^ Squadriglia del 6° Gruppo che raggiunse il sorprendente risultato di 2.994 punti su 3.000 con l'imbattibile record del 99,8%.
Il punteggio conseguito complessivamente da tutte le Squadriglie del 6° Gruppo valse l'ambito onore di classificarsi il migliore tra i Gruppi della Regione meridionale della Nato durante le esercitazioni annuali del 1962. Il Gruppo infatti totalizzò 11.611 punti su 12.000 con una media del 96,8%. I risultati del Gruppo, che seguivano gli altrettanto eccellenti punteggi raggiunti dal 17° Gruppo nel 1961 e 1962, se messi a confronto con quelli conseguiti da tutte le altre Unità di tutte le nazioni che parteciparono alle esercitazioni di tiro di Fort Bliss, ricompensavano il lavoro duro, oscuro, tecnicamente difficile assolto dal personale assegnato alla 1^ Aerobrigata.
La trasformazione in 16° Reparto I.T.
La necessità di garantire una adeguata autonomia amministrativa e logistica alle Unità Nike e per uniformare l’ordinamento dell’Aerobrigata allo standard delle altre paritetiche Unità dell’Aeronautica, portò all’innalzamento di livello organico dei Gruppi in Reparti, retti da un Colonnello ed equipollenti al Reparto volo, e delle Squadriglie in Gruppi. In conseguenza di ciò, a far data dal 1° ottobre 1964 il 6° Gruppo IT fu elevato al rango di Reparto IT assumendo, però, l’ordinativo di 16°. Fu così interrotta la continuità storica della dipendenza di un Gruppo che fin dalle sue origini aveva servito con onore e gloria il 1° Stormo. Contemporaneamente le Squadriglie 1^, 2^, 3^ e 4^ furono rinumerate rispettivamente in 56^, 57^, 58^ e 59^ (la 64^ non mutò numerazione) dando vita contestualmente ad altrettanti Gruppi IT. Tale nuova numerazione si rese possibile dalla disponibilità delle cifre distintive dei Gruppi del 1° Reparto della 36^ Aerobrigata Interdizione Strategica dotata di missili IRBM “Jupiter SM-78”, disciolta nel giugno 1963. Il 16° Reparto IT risultò così costituito: 56° Gruppo IT di Ca’ Tron, 57° Gruppo IT di Ceggia, 58° Gruppo IT di Cordovado, 59° Gruppo IT di Monte Pizzoc (trasferito da Campoformido nell’ottobre 1967), 64° Gruppo IT di Monte Grappa (alle dipendenze fino al 18 agosto 1968). Contemporaneamente, presso il 16° Reparto, veniva costituito organicamente il 416° Gruppo STO per il coordinamento dei Servizi tecnici e di rifornimento. Sempre nel 1964, veniva anche istituito il 34th Artillery Dethacement dell’US-Army, dipendente dalla SETAF di Vicenza, dislocato presso il 57° Gruppo di Ceggia, per la gestione congiunta USA-Italia della capacità nucleare di cui disponevano il 57° e il 58° Gruppo.
La ristrutturazione della 1^ Aerobrigata iniziata nel 1976, che prevedeva uno schieramento finale di due Reparti ed otto Gruppi, ebbe impatto anche sul 16° Reparto e sui suoi Gruppi dipendenti. In questo quadro, il 16° perse operativamente il 56° Gruppo il 30 gennaio 1977 e il 59° Gruppo il 23 aprile, entrambi in dismissione, mentre acquisì in data 5 ottobre l'80° e 81° Gruppo provenienti dal collaterale 17° Reparto. Tornava cosi alle dipendenze l’81^ Squadriglia IT, appartenente all’omonimo Gruppo, che aveva fatto parte come Squadriglia Caccia del 6° Gruppo dalla 1ª Guerra Mondiale al maggio del 1959. Nel luglio 1978 venne soppresso SEM ed il magazzino MSA, due anni dopo venne il 416° Gruppo STO, successivamente sostituito da una Sezione Servizi Generali. Pertanto, dal luglio 1980 l'attività di 3° livello di manutenzione venne assicurata dal GEM della 1^ Aerobrigata.
Il 16° Stormo
Dal 1° novembre 1985, per effetto delle nuove disposizioni emanate dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica in fatto di denominazione degli Enti e Reparti della Forza Armata, il 16° Reparto IT assunse la nuova denominazione di “16° Stormo”, mantenendo la stessa sede e le stesse dipendenze organiche ed adottando in un secondo tempo un nuovo distintivo che richiamò alcuni elementi araldici di quello attribuito al 6° Gruppo Caccia, come per suggellarne la continuità storica attraverso il disciolto 16° Reparto. La configurazione dello Stormo su quattro Gruppi fu mantenuta fino al 1995 quando, a seguito della ristrutturazione intrapresa dalla Forza Armata, il 29 settembre fu decreta la chiusura dell’81° Gruppo di Chioggia. La ristrutturazione fu completata nel corso del 1998 con la dismissione in data 31 maggio del 16° Stormo e del 57° Gruppo di Ceggia. I superstiti Gruppi, 58° di Cordovado ed 80° di Bagnoli, transitarono alle dipendenze del 17° Stormo sotto stessa data.
[a cura di Alberto Mario Carnevale]
16° Reparto/ Stormo I. T.: FOTO
Treviso,il Gate Guardian missile Nike Hercules.
Treviso,foto di gruppo personale del B.O.C. del 16° Stormo.
Treviso,sala operativa del 16° Stormo.
Treviso,raduno del 16° Stormo nella foto personale di rappresentanza del 66° Gruppo I.T.
Treviso,raduno del 16° Stormo nella foto personale di rappresentanza del 66° Gruppo I.T.
Treviso settembre 1995,locandina del 1° Raduno del 16° Stormo.
Treviso settembre 1995,crest ricordo del 1° raduno del 16° Stormo.
Treviso settembre 1995,crest ricordo del 1° raduno del 16° Stormo.
Treviso,raduno del personale al 16° Stormo.
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16° Reparto/ Stormo I. T.: comandanti
Comandanti del 6° Gruppo del 1° Stormo C.O.T.:
Dal 00.10.55 al 00.01.57 Magg. Pil. Tommasi Carlo
Dal 00.01.57 al 00.10.57 Cap. Pil. Scerna Aldo
Dal 00.10.57 al 00.02.58 Cap. Pil. Merighi Luciano
Dal 00.02.58 al 00.04.59 Cap. Pil. Piccio Piergiacomo
Comandanti del 6° Gruppo della 1^ Aerobrigata I.T.:
Dal 00.09.59 al 00.09.60 T.Col. Pil. Parizzi Vincenzo
Dal 00.09.60 al 00.09.61 Magg. Pil. Panfilo Francesco
Dal 00.09.61 al 00.10.62 Magg. Pil. Biasin Libero
Dal 00.10.62 al 00.10.63 Magg. Pil. Losito Federico
Dal 00.10.63 al 00.10.64 T.Col. Pil. Dell'Odoarme Renato
Comandanti del 16° Reparto della 1^ Aerobrigata I.T.:
Dal 00.10.64 al 00.03.65 T.Col. Pil. Dell'Ododarme Renato
Dal 00.03.65 al 00.09.66 Col. Pil. Conz Edoardo
Dal 00.09.66 al 00.10.67 Col. Pil. Bertuzzi Giuseppe
Dal 00.10.67 al 00.11.69 Col. Pil. Vacchelli Dino
Dal 00.11.69 al 00.10.70 Col. Pil. Dall'Angelo Alberto
Dal 00.10.70 al 00.01.71 T.Col. Pil. Girardi Alessandro
Dal 00.01.71 al 00.10.73 Col. Pil. Verza Rino
Dal 00.10.73 al 00.01.77 Col. Pil. Bechis Giuseppe
Dal 00.01.77 al 00.12.82 T.Col. Pil. Burei Flavio
Dal 00.12.82 al 00.06.83 T.Col. AArs Badiali Alberto
Dal 00.06.83 al 00.11.84 Col. Pil. Burei Flavio
Dal 00.11.84 al 00.11.85 Col. Pil. Cuccaro Pietro
Comandanti del 16° Stormo della 1^ Brigata Aerea:
Dal 00.11.85 al 00.07.87 Col. Pil. Cuccaro Pietro
Dal 00.07.87 al 00.07.89 Col. Pil. Giuliani Bruno
Dal 00.07.89 al 00.12.92 Col. Pil. Pagnoni Luigi
Dal 00.12.92 al 00.12.92 T.Col. AArs Pietrantuono Mario
Dal 00.12.92 al 00.10.94 T-Col. AArs Bacchiani Alessandro
Dal 00.10.94 al 00.00.00 Col. Pil. Lucchin Paolo
Dismissione al 31-05-'98